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Ci adoperiamo per assicurare trasparenza e accessibilità e per essere compresi da tutti i cittadini
Siamo la banca centrale dell’area dell’euro e siamo al servizio di circa 350 milioni di cittadini europei. Lavoriamo per mantenere i prezzi stabili e contribuiamo alla solidità delle banche.
Vuoi saperne di più sulla BCE, sulle sue attività e sugli effetti che queste hanno per te? Clicca su uno dei seguenti argomenti per trovare le risposte alle domande più comuni, o scorri fino in fondo alla pagina per rivolgerci direttamente la tua domanda!
Ci adoperiamo per assicurare trasparenza e accessibilità e per essere compresi da tutti i cittadini
Chi siamo
La Banca centrale europea (BCE), in quanto banca centrale dell’area dell’euro, tiene sotto attenta osservazione i volumi di banconote e monete in euro e la loro circolazione. Mantenere la stabilità dei prezzi è il nostro obiettivo primario, che perseguiamo principalmente fissando tassi di interesse adeguati.
Siamo inoltre responsabili della vigilanza sulle banche nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico (MVU).
Le nostre azioni sono guidate dai principi di trasparenza, indipendenza e responsabilità per il proprio operato.
Sono attualmente 24 le lingue ufficiali dell’UE e tutte possono essere utilizzate per comunicare con noi. Le lingue con cui comunichiamo ai cittadini dipendono dai destinatari e dalle singole circostanze. La BCE pubblica gli atti giuridici in tutte le lingue ufficiali. La nostra lingua di lavoro è l’inglese.
La BCE appartiene alle banche centrali di tutti i paesi dell’UE. Le quote di capitale della BCE detenute dai singoli paesi sono correlate alla loro popolazione e al loro prodotto interno lordo (PIL), ponderati in pari misura. I paesi che utilizzano l’euro versano più capitale rispetto ai paesi la cui moneta ufficiale non è l’euro. Su questi diversi fattori si basa lo schema di sottoscrizione del capitale, da cui dipende l’importo corrisposto da ciascuna banca centrale nazionale.
Facciamo chiarezza: Di chi è la BCE?La BCE realizza utili e subisce perdite, proprio come ogni altro ente. Gli utili e le perdite netti della BCE sono distribuiti tra le banche centrali nazionali dell’area dell’euro. Lo Statuto del SEBC stabilisce che un importo non superiore al 20% degli utili può essere trasferito al fondo di riserva, mentre il rimanente utile va distribuito fra i partecipanti al capitale della BCE in misura proporzionale alle rispettive quote versate. Eventuali perdite possono essere coperte dal fondo di riserva generale, dal reddito di esercizio o dagli importi distribuiti a ciascuna banca centrale nazionale.
Facciamo chiarezza: La BCE realizza un utile?Il Consiglio direttivo ha espresso il suo pieno sostegno al popolo ucraino.
Abbiamo attuato le sanzioni decise dall’Unione europea e dai governi europei e siamo pronti a intraprendere qualsiasi azione necessaria per assicurare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro.
Per saperne di più:
Comunicato stampa del 25 febbraio 2022 Maggiori informazioni sull’invasione russa dell’Ucraina Risposte alle domande più frequenti sull’invasione dell’Ucraina e sulla Vigilanza bancaria della BCEPolitica monetaria
La politica monetaria della BCE comprende tutte le misure adottate per influenzare il costo del denaro e l’accesso al mercato monetario, al fine di conseguire il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi. Lo strumento principale della nostra politica monetaria è l’insieme dei tassi di riferimento della BCE. Ogni loro variazione incide, con uno scarto temporale di diversi mesi, sui tassi di interesse in tutta l’economia, inclusi i tassi a cui le banche commerciali concedono prestiti a individui e imprese. Se necessario, possiamo anche ricorrere ad altri strumenti che ci aiutano a conseguire il nostro obiettivo principale della stabilità dei prezzi.
Recenti decisioni di politica monetaria Il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi e il riesame della strategia Cos’è la politica monetaria?La stabilità dei prezzi è l’obiettivo primario della BCE, sancito dall’articolo 127 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Il Consiglio direttivo considera che il miglior modo per mantenere la stabilità dei prezzi sia perseguire un obiettivo di inflazione (misurata sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo, IAPC) del 2% nel medio termine.
Prezzi stabili incentivano le imprese a investire e consentono agli individui di pianificare la spesa con più facilità Contribuiscono inoltre a preservare la fiducia nei confronti della nostra moneta, in quanto mantengono costante la quantità di beni e servizi che possono essere acquistati con un determinato importo di euro.
Facciamo chiarezza: Perché è importante che i prezzi siano stabili? Perché abbiamo un obiettivo di inflazione del 2%?Per preservare efficacemente la stabilità dei prezzi, ci occorre una misura affidabile dell’inflazione. A questo fine analizziamo i prezzi di centinaia di beni e servizi che le persone acquistano normalmente, ad esempio generi alimentari, abbigliamento e autovetture, ma anche servizi come contratti di telefonia mobile, biglietti ferroviari e affitti di abitazioni. L’insieme di questi elementi ci dà un’idea complessiva del variare dei prezzi nell’economia.
Questa visione più ampia si basa sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC), che noi riteniamo la misura più adeguata per valutare il conseguimento dell’obiettivo di stabilità dei prezzi. Lo IAPC prende in considerazione i prezzi al consumo, misura cioè le variazioni di prezzo registrate nel tempo dai beni e servizi al consumo acquistati dalle famiglie dell’area dell’euro.
Si tratta di un indice “armonizzato” nel senso che tutti i paesi dell’UE utilizzano la stessa metodologia e ciò assicura la comparabilità dei loro dati.
Lo IAPC è calcolato dall’Eurostat e dagli istituti di statistica nazionali secondo metodi statistici armonizzati.
Misurazione dell’inflazione e riesame della strategiaL’inflazione si è ridotta negli ultimi mesi, ma resta ancora troppo elevata. La diminuzione dell’inflazione è riconducibile alla moderazione dei prezzi dei beni energetici, che avevano raggiunto livelli molto alti dopo l’avvio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. Tuttavia i prezzi dei beni alimentari e dei servizi sono ancora in forte aumento. Le pressioni sui prezzi restano elevate in molti i settori a causa degli effetti ritardati dei recenti rincari dei beni energetici e dei rialzi di altri costi degli input. Anche la domanda repressa in seguito alla pandemia, gli effetti ritardati delle strozzature dal lato dell’offerta e l’aumento dei margini di profitto e dei salari contribuiscono all’incremento dei prezzi di beni e servizi.
Siamo la banca centrale dell’euro; il nostro mandato è mantenere stabili i prezzi. Quando i prezzi aumentano troppo rapidamente (cioè l’inflazione è troppo elevata), innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE ci aiuta a ricondurre l’inflazione al nostro obiettivo del 2% nel medio periodo.
Seguiamo da vicino anche le aspettative di inflazione; attualmente l’inflazione crea grave disagio per i cittadini e molti temono che sia irreversibile. Aumentando i tassi di interesse contribuiamo a trasmettere il messaggio che non permetteremo che l’inflazione resti al di sopra del 2%. Questo ci aiuta a tenere sotto controllo le aspettative.
Abbiamo innalzato i tassi di interesse. Cosa significa per te?Le banche centrali possono talvolta acquistare attività finanziarie come titoli di Stato oppure obbligazioni societarie allo scopo di ridurre i tassi di interesse a più lungo termine, se c’è il rischio che l’inflazione resti bassa. Questi acquisti di attività aiutano l’economia in quanto stimolano i consumi e gli investimenti, contribuendo in ultima analisi all’accumulo di pressioni sui prezzi e sospingendo l’inflazione verso l’obiettivo del 2%.
A seguito dell’aumento dell’inflazione, la BCE non effettua più acquisti netti da luglio 2022 e ha deciso di porre fine ai reinvestimenti nell’ambito del Programma di acquisto di attività da luglio 2023.
Facciamo chiarezza: Come funziona l’allentamento quantitativo Facciamo chiarezza: Come funziona il programma di acquisto di attività della BCE?Abbiamo pubblicato la nostra nuova strategia di politica monetaria l’8 luglio 2021. Nel periodo trascorso dal precedente riesame della strategia nel 2003, l’economia dell’area dell’euro e l’economia mondiale hanno attraversato profondi mutamenti. Le implicazioni della minore produttività e dei cambiamenti demografici nonché l’eredità della crisi finanziaria hanno ridotto la nostra capacità di conseguire i nostri obiettivi attraverso l’esclusiva modifica dei tassi di interesse di riferimento. Inoltre, la globalizzazione, la digitalizzazione, la minaccia alla sostenibilità ambientale e i mutamenti del sistema finanziario pongono tutti sfide per la conduzione della politica monetaria.
Il nostro mandato è sancito nei Trattati, ma siamo noi a dover definire la nostra strategia di politica monetaria. Questa definisce il modo in cui intendiamo conseguire il nostro obiettivo primario della stabilità dei prezzi nell’area dell’euro ricorrendo a un insieme adeguato di strumenti di politica monetaria. Con la nuova strategia la BCE persegue un obiettivo di inflazione simmetrico del 2%, per cui un’inflazione inferiore all’obiettivo è considerata ugualmente inopportuna di un’inflazione troppo elevata.
Maggiori informazioni sul riesame della strategiaVuoi saperne di più sui nostri strumenti, sulle nostre misure e sulle nostre decisioni di politica monetaria?
Maggiori informazioni sulla politica monetaria Facciamo chiarezza: Politica monetariaVuoi saperne di più sugli aspetti salienti del riesame della strategia?
Domande e risposte sul riesame della strategiaVigilanza bancaria
Lo scopo della vigilanza bancaria europea consiste nel salvaguardare la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo, promuovere l’integrazione e la stabilità finanziaria e assicurare una vigilanza uniforme.
Spiegato dalla BCE: Vigilanza bancaria europeaIl Meccanismo di vigilanza unico (MVU) è il nuovo sistema europeo di vigilanza bancaria. Include la Vigilanza bancaria della BCE e le autorità di vigilanza nazionali dei paesi partecipanti.
L’MVU in tre minutiIncoraggiamo a segnalare presunte violazioni del diritto dell’Unione in materia direttamente alla BCE tramite la piattaforma whistleblowing. La BCE assicura un’adeguata protezione nei confronti sia di chi segnala una violazione sia del presunto responsabile, tutelando inoltre tutti i loro dati personali.
Alla BCE crediamo che sia fondamentale dare accesso alle informazioni. Perseguiamo la massima trasparenza possibile, tutelando al tempo stesso la riservatezza degli aspetti connessi alle nostre modalità operative.
Le informazioni sulle singole banche vigilate sono specificamente tutelate da una serie di obblighi di segreto professionale sanciti dalla normativa europea (ad esempio la direttiva sui requisiti patrimoniali).
L’accesso ai documenti della BCE è disciplinato dalla Decisione BCE/2004/3, del 4 marzo 2004, e successive modifiche. In linea con il nostro impegno all’apertura e alla trasparenza abbiamo creato un Registro pubblico di documenti per consentire e agevolare la ricerca di informazioni.
Consulta il Registro pubblico di documentiLe banche vigilate direttamente dalla BCE sono chiamate enti significativi, mentre si definiscono enti meno significativi le banche sottoposte a vigilanza indiretta.
Elenco dei soggetti vigilati dalla BCEL’autorità di vigilanza valuta i rischi a cui sono soggette le banche e verifica la loro capacità di gestirli in maniera adeguata. Questa attività, denominata processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP), consente di analizzare in modo coerente i profili di rischio delle banche e di assumere decisioni sulle misure di vigilanza da intraprendere.
Maggiori informazioni sullo SREPAttraverso le prove di stress l’autorità di vigilanza valuta la capacità delle banche di resistere agli shock economici e finanziari. I risultati delle prove contribuiscono a individuare le vulnerabilità degli enti e ad affrontarle per tempo nell’ambito del dialogo di vigilanza.
Maggiori informazioni sulle prove di stressNel corso della pandemia e dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia vi sono stati episodi che hanno accentuato l’importanza di tutelare servizi cruciali da attacchi e interruzioni dell’operatività. Per rafforzare il settore finanziario dell’EU e accrescerne la capacità di tenuta dal punto di vista digitale, la BCE analizza l’esposizione delle banche ai rischi informatici e valuta la loro capacità di gestione dei rischi. A questo fine la BCE dispone del quadro di riferimento per le segnalazioni degli incidenti cibernetici e analizza le risposte fornite dalle banche a un questionario annuale sui rischi informatici. Nel 2024 la BCE svolgerà inoltre una prova di stress tematica sulla resilienza cibernetica, al fine di verificare la capacità di risposta e ripresa delle banche in caso di attacco cibernetico andato a buon fine.
Leggi il nostro articolo “IT and cyber risk: A constant challenge” “IT and cyber risk: Key observations”La BCE può irrogare sanzioni pecuniarie alle banche significative che violino la normativa dell’UE direttamente applicabile o i regolamenti o le decisioni della BCE. In caso di violazioni della normativa nazionale di attuazione delle direttive dell’UE, violazioni commesse da persone fisiche o irrogazione di sanzioni non pecuniarie, la BCE può richiedere all’autorità nazionale competente (ANC) di avviare i procedimenti opportuni. L’ANC conduce tali procedimenti e decide in merito alle sanzioni in conformità alla legislazione nazionale vigente.
Le sanzioni irrogate dalla BCE nell’ambito dei suoi compiti di vigilanza sono pubblicate nel sito Internet della BCE:
Sanzioni di vigilanza Maggiori informazioni sulle sanzioniL’euro e i sistemi di pagamento
L’introduzione dell’euro ha segnato un traguardo eccezionale: ha avvicinato tra loro i cittadini europei, consentendo di viaggiare, studiare e lavorare all’estero con molta più facilità e sicurezza. Il trattato di Maastricht ha rappresentato una delle tappe più importanti del processo di integrazione europea, a esso si deve la creazione delle premesse per una moneta unica.
Quali sono i benefici dell’euro per gli europei?La BCE sta valutando la possibilità di introdurre un euro digitale, una moneta elettronica emessa dall’Eurosistema. L’euro digitale sarebbe moneta di banca centrale e quindi privo di rischi. Attualmente, il contante è l’unica moneta di banca centrale utilizzata per i pagamenti al dettaglio. Con un euro digitale si introdurrebbe un ulteriore strumento per effettuare pagamenti in euro, che affiancherebbe il contante senza sostituirlo. Sarebbe convertibile alla pari con tutte le altre forme di euro, incluse le banconote.
Un euro digitale combinerebbe l’efficienza di un mezzo di pagamento digitale con la sicurezza della moneta di banca centrale. Contribuirebbe all’indipendenza dell’UE dai mezzi di pagamento digitali emessi e controllati all’esterno dell’area dell’euro. Assicurerebbe inoltre stabilità finanziaria e sovranità monetaria, promuovendo la fiducia nei pagamenti nell’era digitale.
Le criptoattività sono fondamentalmente diverse dalla moneta della banca centrale: il loro prezzo è estremamente volatile, il che le rende difficilmente utilizzabili come mezzo di pagamento o unità di conto. Non hanno valore intrinseco e non sono garantite da un’istituzione pubblica. Limiti analoghi riguardano le stablecoin: la loro affidabilità dipende in definitiva dal soggetto che le emette e dalle attività sottostanti, nonché dalla possibilità che l’emittente onori la sua promessa di mantenerne stabile il valore nel tempo. Un euro digitale sarebbe invece moneta di banca centrale, ossia emesso da una banca centrale e progettato per soddisfare le esigenze dei cittadini: sarebbe privo di rischi e rispetterebbe la privacy.
Per aiutarci a definire le possibili caratteristiche di un euro digitale gli esperti dell’Eurosistema hanno stabilito una serie di requisiti fondamentali: facilità di accesso, solidità, sicurezza, efficienza, rispetto della privacy e aderenza alla normativa. Un euro digitale sarebbe integrabile con i servizi di pagamento esistenti, stimolando l’offerta di pagamenti paneuropei e altri servizi ai consumatori.
L’Eurosistema non ha alcun interesse a raccogliere dati sui pagamenti dei singoli utenti, tracciare le abitudini di pagamento o rendere noti questi dati a enti e istituzioni pubbliche.
Agli utenti sarà probabilmente richiesto di rendere nota la propria identità al momento del primo accesso a un servizio in euro digitali, ma potranno essere comunque garantiti elevati livelli di riservatezza in relazione ai pagamenti effettuati.
Le banconote in euro sono un simbolo tangibile e visibile dell’unità europea ed è nostro compito mantenerle aggiornate. Nell’ambito del regolare processo di sviluppo, a vent’anni dall’introduzione delle prime banconote in euro è giunto ormai il momento di rivederne la veste grafica.
Nel dicembre 2021 la BCE ha iniziato a esaminare le idee per un nuovo tema per il disegno delle banconote, avviando la fase iniziale di un processo di progettazione finalizzato a rendere le banconote più vicine ai cittadini europei e ad assicurare, al tempo stesso, che i nuovi biglietti e le loro caratteristiche di sicurezza si avvalgano delle tecnologie più avanzate e sostenibili.
Il processo di progettazione della nuova veste grafica si articola in due fasi consecutive: la selezione del nuovo tema e lo sviluppo dei nuovi disegni. I cittadini sono coinvolti in tutto il processo attraverso indagini condotte dalla BCE e da una società di ricerca esterna.
Prevedibilmente il Consiglio direttivo della BCE dovrebbe decidere la nuova veste grafica delle banconote in euro nel 2026.
Maggiori informazioni sul processo di progettazione della nuova veste graficaLe banconote da €500 non sono più emesse. Seguiteranno però ad avere corso legale e potranno quindi essere utilizzate come mezzo di pagamento e riserva di valore.
Maggiori informazioni sulla banconota da €500L’utilizzo delle immagini delle banconote in euro per scopi non professionali non è soggetto a previa autorizzazione, purché siano rispettate tutte le norme vigenti (in particolare l’articolo 2 della Decisione BCE/2013/10) volte ad assicurare che la riproduzione non venga mai scambiata per una banconota autentica, il che minerebbe la fiducia nell’euro.
Per utilizzare immagini ad alta risoluzione delle banconote in euro a fini professionali è necessario inviare la propria richiesta all’indirizzo [email protected]. Le immagini in formato elettronico saranno inviate se la richiesta sarà approvata.
L’insieme dei servizi Target, sviluppato e gestito dall’Eurosistema, assicura la libera circolazione del contante, dei titoli e delle garanzie in tutta Europa.
Questi servizi di infrastruttura dei mercati finanziari includono T2 (per il regolamento dei pagamenti di importo rilevante), T2S (per il regolamento delle operazioni in titoli), TIPS (un servizio per i pagamenti istantanei al dettaglio) ed ECMS (un servizio per la gestione delle garanzie). Ognuno di essi effettua il regolamento in moneta della banca centrale. T2 è la piattaforma più comunemente usata per i pagamenti di importo rilevante sia dalle banche centrali sia dalle banche commerciali.
Va rilevato che la BCE e le banche centrali nazionali non possono fornire informazioni sullo stato dei singoli trasferimenti bancari, sia all’interno dell’area dell’euro sia a livello internazionale.
Maggiori informazioni sui servizi TargetTIPS è un servizio di Target introdotto dalla BCE e dalle banche centrali nazionali nel 2018. Consente ai prestatori di servizi di offrire ai propri clienti il trasferimento istantaneo di fondi 24 ore al giorno. Grazie a TIPS i pagamenti istantanei possono ora essere effettuati in modo rapido e sicuro.
Per saperne di più sulla TIPSQual è la nostra strategia per il contante? Perché il contante è importante? Come preferiscono pagare i cittadini dell’area dell’euro?
Perché i sistemi di pagamento sono così importanti?
Consulta la sezione dedicata a pagamenti e mercati sul nostro sito InternetCambiamento climatico
La BCE è fortemente interessata ad affrontare i rischi climatici nell’ambito del proprio mandato. Il cambiamento climatico è importante per noi perché si ripercuote sull’economia e quindi incide sul nostro obiettivo di preservare la stabilità dei prezzi. Inoltre influenza la nostra vigilanza sulle banche e il modo in cui gestiamo la nostra esposizione ai rischi climatici.
Perché il cambiamento climatico è importante per la BCE?Nei nostri siti Internet pubblichiamo regolarmente informazioni su come la BCE affronta il problema del cambiamento climatico:
La BCE e il cambiamento climatico Cambiamento climatico e vigilanza bancaria Tutela dell’ambiente presso la BCELa nostra risposta al coronavirus
Nel 2020 e nel 2021 la BCE ha adottato una serie di misure di politica monetaria e vigilanza bancaria per attenuare l’impatto della pandemia di coronavirus sull’economia dell’area dell’euro e sostenere tutti i cittadini europei.
La nostra risposta alla pandemiaQuesta sezione contiene le risposte alle domande più frequenti sulle misure adottate dalla Vigilanza bancaria della BCE nel 2020 e nel 2021 in relazione alla pandemia.
Una di queste misure di politica monetaria è stato il programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP), un programma di acquisto di attività avviato nel marzo 2020 che aveva lo scopo di aiutare i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche ad accedere ai fondi necessari a condizioni favorevoli, sostenendo l’economia a superare le sfide poste dalla pandemia.
Facciamo chiarezza: Cos’è il programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP)? Comunicato stampa sul PEPPIl 10 febbraio 2022 abbiamo annunciato la conclusione delle ultime misure temporanee di sostegno ancora a disposizione delle banche.
Cosa non facciamo
La BCE eroga prestiti direttamente a privati o imprese?
No. La BCE non è una banca commerciale che offre servizi bancari a privati e imprese. Non forniamo prestiti o conti di risparmio, né abbiamo un portale di Internet banking.
La vigilanza bancaria della BCE è competente in materia di tutela dei consumatori e antiriciclaggio?
No. La tutela dei consumatori e la lotta al riciclaggio di denaro non rientrano nel mandato della BCE. Questi ambiti restano di competenza delle autorità nazionali. Per eventuali reclami contro una banca, occorre rivolgersi direttamente all’ente creditizio interessato oppure all’autorità nazionale preposta alla tutela dei consumatori.
Informazioni sull’antiriciclaggioTruffe e frodi
Frode: utilizzo improprio del nome e del logo della BCE
La BCE non presta servizi bancari commerciali. La nostra identità viene talvolta utilizzata impropriamente in relazione a operazioni finanziarie fittizie e altre attività fraudolente. Malintenzionati potrebbero fingersi oppure menzionare membri del nostro personale in tentativi di truffa; anche il nostro nome e il nostro logo potrebbero essere utilizzati impropriamente.