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Fabrizio Bernini

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Fabrizio Bernini (al centro) con Marco Pelliccioli (a sinistra) e Wolfango Testoni (a destra).

Fabrizio Bernini (Broni, 11 novembre 1974) è un poeta e critico letterario italiano.

Nato a Broni, nella provincia di Pavia, si è laureato all'Università degli Studi di Milano con una tesi sulla messa in scena di Strehler (1977/78) de La tempesta di William Shakespeare.

Ha pubblicato questi libri di poesia: La stessa razza (2003, premio Orta opera prima e premio Giuseppe Piccoli opera prima), L’apprendimento elementare (2011, premio Antonio Fogazzaro)[1], Il comune salario (2018, premio Acqui Terme)[2], Le parole semplici (2019)[3]. Inoltre, sue poesie sono state inserite nell'Almanacco dello specchio (2006) e in diverse antologie, tra cui Velocità della visione. Poeti dopo il Duemila (2017), edito da Mondadori.

Nel 2005 è stato tra i vincitori del premio Cetonaverde Poesia.[4]

Ha tradotto per Mondadori i versi di Pietro da Barsegapè in Visioni dell'aldilà prima di Dante (2017).[5]

Collabora con la Gazzetta di Parma e con il periodico culturale l’EstroVerso come curatore di recensioni editoriali di libri di poesia.

  1. ^ Premio Antonio Fogazzaro, su www.premioantoniofogazzaro.it/i-premi-tutte-le-edizioni/edizione-2011-2/
  2. ^ Ecco i vincitori del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Acqui Terme”, su CorriereAL
  3. ^ “Le parole semplici” di Fabrizio Bernini, recensione di Wolfango Testoni, su L'estroverso, 8 gennaio 2020.
  4. ^ Cetonaverde Poesia 2005 - Prima edizione, su www.cetonaverdepoesia.org/cetonaverde-poesia-2005-prima-edizione/
  5. ^ Visioni dell'aldilà prima di Dante, recensione di Federico Rossignoli, su Laboratori poesia

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